Al via le trattative per il rinnovo del contratto

2 Feb 2023 | Contratto, News, Segretario

Sono iniziate oggi, 2 febbraio 2023, le trattative per il rinnovo del contratto nazionale 2019-2021. Ecco le prime posizioni di CIMO e delle sigle confederate CIMO.

Posizione CIMO (Quici): Il mondo dopo il Covid è cambiato, non dobbiamo dimenticare le aggressioni, gli ordini di servizio illegittimi, i provvedimenti disciplinari. Abbiamo attraversato 3 anni tremendi, i medici sono arrabbiatissimi e vogliono scappare dal ssn. Oggi abbiamo una grande responsabilità su questo contratto, che non può essere un copia e incolla del precedente che noi non abbiamo firmato perché ci sono cose indegne, a partire dall’assenza di esigibilità. Bisogna blindare le relazioni sindacali, non surrogabili con l’organismo paritetico. Bisogna evitare l’inquinamento dei fondi e rispettare gli orari di lavoro. Noi garantiamo la massima collaborazione, ma non intendiamo sottoscrivere il pre accordo alle attuali condizioni. Bisogna cambiare in modo radicale alcune cose, non solo a livello economiche ma della qualità della vita.

Posizione FESMED (Catalini): La pandemia ha rotto le ossa ad un ssn già prosciugato, la risposta all’emergenza è stata impulsiva dando vita ad una fuga dagli ospedali senza precedenti. L’unica conseguenza positiva è che i gettonisti, reclutati per garantire i servizi, hanno dimostrato il valore economico reale delle nostre prestazioni. Gettonisti che tra l’altro hanno una responsabilità professionale infinitamente inferiore rispetto ad uno strutturato, soprattutto i chirurghi e ginecologi. Questo tavolo ha la responsabilità pratica e morale di risolvere i problemi del ssn, altrimenti rischiamo di perderlo.

Posizione CIDA (Cavalli): Veniamo da una stagione contrattuale chiusa nel 2019, prima dell’esplosione del Covid, lasciando dunque lavorare i medici non solo in condizioni inaccettabili, ma con i contratti integrativi fermi al palo. Oggi, nel 2023, ci troviamo a discutere un contratto con 2 anni di ritardo, con uno scollamento importante tra la situazione reale e quella contrattuale di cui pagheremo necessariamente le conseguenze. Senza un miglioramento delle relazioni sindacali non si va da nessuna parte. Il contratto deve essere chiaro e deve ridare un ruolo centrale al sindacato, definendo in modo preciso le responsabilità: chi non applica il contratto nelle aziende, deve pagarne le conseguenze.

A conclusione dell’incontro il Presidente Naddeo ha riassunto le principali tematiche sollevate da tutte le sigle sindacali presenti al tavolo
1) esigibilità del contratto : il nuovo contratto dovrà essere scritto con termini non interpretabili per garantire la corretta applicazione delle norme
2) Il tema delle risorse: tema importante ma non nella disponibilità di ARAN ( gli interlocutori sono diversi)
3)Chiusura in tempi rapidi: il Presidente Naddeo ha assicurato la volontà di ARAN di addivenire alla chiusura del contratto in tempi celeri. L’atto di indirizzo approvato lascia ampi spazi di manovra e spetterà all’ARAN presentare un nuovo testo.

La prossima convocazione è prevista il 13 febbraio